sabato 16 agosto 2025

Salvador CALVANESE

 

Salvador Calvanese  – scrive Salvatore Lo Presti sul suo libro “Tango bianconero” è stato solo una meteora nella galassia juventina. Arrivato in prestito dal Catania, dove aveva disputato due ottime stagioni (segnando 13 gol in 57 partite), in modo da poterne valutare le qualità in vista di un possibile ingaggio. L’obbiettivo era quello di sostituire l’indisponibile Charles. Calvanese venne utilizzato in quattro delle sei partite giocate nell’ambito della fase eliminatoria della Mitropa Cup, cui la Juventus si era iscritta per far fare un po’ di esperienza internazionale ai suoi giovani giocatori. Con la Juve c’erano anche Atalanta, Fiorentina e Bologna.

venerdì 15 agosto 2025

Manuele BLASI


Nasce a Civitavecchia in provincia di Roma, il 17 agosto 1980. Cresce nella società giallorossa, senza però mai scendere in campo; nell’estate del 1998, viene ceduto a un’altra compagine giallorossa, il Lecce. In Puglia rimane solamente quella stagione, poi ritorna alla Roma, con la quale disputa solamente cinque gare. Il primo campionato del nuovo secolo lo affronta con la maglia del Perugia; finalmente, Manuele può esprimere tutte le sue potenzialità, che sono enormi.

giovedì 14 agosto 2025

Giorgio CHIELLINI

 

È di buona famiglia, è giovane, ma lavora già da qualche anno – scrive Giulio Sala su “Hurrà Juventus dell’aprile 2006 – si mantiene e nonostante questo non ha abbandonato gli studi, anzi, è iscritto all’Università; si è ingegnato e ha trovato un modo originale di fare beneficenza, mostrandosi intraprendente e generoso; ha talento e un brillante avvenire davanti a sé... Vagli a trovare un difetto a Giorgio Chiellini. Ne avrà, come tutti, ma diamine, li maschera proprio bene! Il classico “ragazzo da sposare”, insomma. Ne sarà ben conscia la sua fidanzata, che sta con lui da due anni e vive a Livorno; questo è tutto quello che ci è dato di sapere di lei, perché Giorgio ne tutela gelosamente la privacy e non ci dice neanche il nome. Ci dice, però, tante altre cose interessanti che raccontano di un ragazzo che sa divertirsi, come è sacrosanto che sia a ventun anni, ma che sa anche prendere tremendamente sul serio gli impegni che assume.

mercoledì 13 agosto 2025

Mark IULIANO


«Mi fanno la stessa domanda da vent’anni. Al supermercato, in banca, dal dentista. Una volta all’aeroporto mentre facevo pipì. Siamo caduti insieme. In alcuni casi, è stato dato anche sfondamento. In un’azione così veloce, pochi avrebbero fischiato il rigore: io no, perché sono tifoso juventino. Nessuno ricorda nient’altro, né che l’anno prima segnai il goal scudetto all’Atalanta. Restiamo solo io, Ronnie e il replay. Scherzando, dico che mi ha reso immortale».

martedì 12 agosto 2025

Francesco MORINI


Veste la maglia bianconera nell’estate del 1969, arrivato, dalla Sampdoria, in compagnia di Bob Vieri. Due personaggi completamente differenti: lui pisano (nato a Metato, frazione di San Giuliano Terme) concreto, attento, preciso, attaccato alla professione; il pratese geniale, quanto incostante, promessa mai mantenuta nel nostro calcio. L’allenatore della Juventus è Luis Carniglia, un esigente sognatore, il quale avrebbe voluto che tutti i propri giocatori, anche uno stopper, saltassero gli avversari con un tunnel. Morini non aveva per niente queste caratteristiche e si trovò a disagio.

lunedì 11 agosto 2025

Gianluca PESSOTTO


Pessottino per chi gli vuole bene. E sono in tanti che lo stimano e che gli vogliono bene. Vent’anni di calcio, comincia a quattordici nelle giovanili del Milan; vive in collegio e la solitudine, il freddo, la nostalgia di tanti bambini che crescono così, con il loro sogno sotto il cuscino sono i suoi compagni di camera. È stato un trauma lasciare il suo Friuli, poco più che ragazzo. Lontano da casa sente la mancanza della famiglia, degli affetti più cari, degli amici di infanzia. Stringe i denti, fa grossi sacrifici e studia da perito aziendale e corrispondente in lingue estere, sognando di diventare un calciatore famoso, come i neo Campioni d’Europa del Milan che, tra gli altri, allineano Carletto Ancelotti.

domenica 10 agosto 2025

Michelangelo RAMPULLA


Michelangelo Rampulla lega il suo destino all’anonimato di una panchina – scrive Angelo Caroli su “Hurrà Juventus” del novembre-dicembre 1998 –. E lo fa con atto volontario. “Un gesto romantico”, spiega lui con il tono di chi prende tutto terribilmente sul serio. E quando il destino lo fa riemergere dalle nebbie del dimenticatoio, ecco che i giornali si affrettano a chiedere aiuto alla memoria storica per rispolverare l`episodio del gol realizzato quando militava nella Cremonese. Con quel “colpo di testa”, è il caso di dirlo, Michelangelo diventa il primo portiere italiano a indossare il vestito del bomber.

sabato 9 agosto 2025

Filippo INZAGHI


Il più forte giocatore scarso di tutti i tempi. Potrebbe essere questo l’identikit di Filippo Inzaghi, detto Pippo. Scarso tecnicamente, goffo nei dribbling, costantemente a testa bassa, egoista come pochi. Eppure, riesce a sopperire alle mancanze grazie a un istinto e a un fiuto del gol da autentico killer. Nessuno come lui sa giocare sul filo del fuorigioco, nessun avversario può dormire sonni tranquilli, perché Pippo è letale come un cobra, basta un istante di distrazione e la palla è in rete. «Non è Inzaghi a essere innamorato del gol, è il gol a essere innamorato di Inzaghi», sentenzia Emiliano Mondonico.

venerdì 8 agosto 2025

Lamberto LEONARDI


«È veramente una grandissima soddisfazione poter giocare in una squadra come la Juventus, amata in tutta Italia e con delle magnifiche tradizioni – racconta al suo arrivo a Torino – sono certo che mi affiaterò presto con i miei compagni e i dirigenti non dovranno rimpiangere la fiducia concessami. La Juventus, oltre che un grosso traguardo, rappresenta anche una piccola rivincita personale verso la Roma che, cedendomi al Varese, mi aveva certamente declassato».

giovedì 7 agosto 2025

Roberto TAVOLA


Un gol davvero indimenticabile, da favola – scrive Maurizio Tarnavasio su “Juventus Story” del giugno 2000 – un gesto atletico di rara bellezza che rimarrà per sempre negli annali della storia del calcio, anche se il nome del suo autore forse è già stato frettolosamente dimenticato. Sveliamo subito l’arcano. È il 28 settembre 1983 e la Juve è di scena a Danzica contro i polacchi del Lechia. Sul 2-0 a favore dei bianconeri, Trapattoni manda in campo il cavallo di ritorno Roberto Tavola, per la terza volta a Torino dopo la positiva esperienza con la Lazio. «Dopo dieci minuti provoco un calcio di rigore e me ne dispero; pochi istanti più tardi mi spingo in avanti e, su un cross di un compagno, colpisco al volo di sinistro da fuori area in maniera impeccabile. Ne scaturisce un missile imparabile che lascia di stucco il portiere avversario».

mercoledì 6 agosto 2025

Mario ASTORRI


Negli anni dei Sentimenti, si fa valere anche un piacentino acquistato per avere una valida alternativa al giovanissimo Boniperti appena sbarcato dal Momo: si chiama Mario Astorri, è del 1920 e nella Spal, dove è cresciuto, ha segnato cataste di goal in tutti i modi possibili. Nel 1946-47 è molto più di un ripiego, anzi si rivela fior di cannoniere, in assoluto uno dei più prolifici della storia bianconera nel rapporto tra reti segnate e partite giocate: 17 goal fatti in 23 partite non sono bruscolini e si tratta in molti casi di reti pesantissime. Ma Boniperti cresce più in fretta del previsto e Astorri deve trovare fortuna altrove, all’Atalanta prima e al Napoli poi. Con qualche rimpianto.

martedì 5 agosto 2025

Dario BONETTI


Gli addetti ai lavori, tra i quali abbondano i saccenti, i competentoni, gli pseudo tecnici, i quali sanno tutto loro – scrive Vladimiro Caminiti su “Hurrà Juventus” del settembre 1989 – non hanno salutato come si deve la notizia dell’acquisto da parte della Juventus dello stopper Dario Bonetti, classe 1961, preciso: terzino, stopper. Al nostro scrivano sfuggono le ragioni di quest’accoglienza scettica, come se Boniperti avesse ingaggiato un pinco pallino, mentre si tratta di un difensore araldico. Ma tant’è, così va la vita, e per quel che si può, ripariamo in questa sede alle… dimenticanze.

lunedì 4 agosto 2025

Juan VAIRO


Estate del 1955: la dirigenza juventina decide di rinnovare parzialmente il parco stranieri della formazione, partendo dall’attacco che, dalla partenza dei due Hansen, non ha più trovato la penetrazione degli anni precedenti. Dall’Argentina giunge Juan Vairo, fratello di Federico, terzino della Nazionale albiceleste guidata dal Filtrador Guillermo Stabile. Vairo proviene dal Boca Junior, la famosa Equipo Zeneise, nella quale giostra da interno su entrambe le fasce del campo. È di origini calabresi: il giocatore racconta spesso, infatti, che il padre era stato ottimo calciatore con la maglia della Sampierdarenese negli anni Venti. La Juventus di quell’anno può contare ancora sul validissimo apporto di Boniperti, sempre atletico e ragionatore, anche se al centro manca un ariete sfondatore.

domenica 3 agosto 2025

Ivano BONETTI


Se dovessi rapidamente evidenziare le qualità umane di Ivano Bonetti - scrive  Massimo Burzio su “Hurrà Juventus” del febbraio 1986 - non potrei che citare ciò che, tempo fa, mi ha detto un suo esperto e navigato compagno di squadra: «Ivano – ha affermato il collega – è un ragazzo simpatico, allegro, disponibile. È uno che nella vita farà strada e non soltanto perché è capace a giocare a calcio». Sembrerebbe un ritratto troppo positivo, troppo di parte, ma la realtà dei fatti è proprio quella che obbiettivamente mi ha riferito quel compagno di squadra di Bonetti.

sabato 2 agosto 2025

Alberto CORAMINI


«Coramini come Sivori». Queste parole, dette da Heriberto Herrera, scatenarono un vero e proprio putiferio fra i tifosi juventini e fra gli addetti ai lavori. Il paraguagio sosteneva che per lui non esistevano differenze: tutti erano titolari, tutti erano riserve. Va da sé che il grande Omar non la prese benissimo e dichiarò guerra al Ginnasiarca. La spuntò Heriberto e il Cabezón fu costretto a fare le valigie. Per Alberto Coramini, autentica meteora bianconera (17 presenze fra il 1966 e il 1968), quella frase significò entrare di diritto nella storia juventina.

venerdì 1 agosto 2025

Dino DA COSTA


A ogni estate, col tradizionale calcio-mercato – Gianni Giacone su “Hurrà Juventus” del dicembre 1973 – si verificano acquisti-boom e acquisti che passano in secondo piano, offuscati dai primi. Quello che fece la Juve nel giugno 1963, prelevando il già trentenne Da Costa dall’Atalanta, doveva appartenere a quest’ultimo gruppo. Anche perché nel primo già c’erano nomi del calibro di Menichelli, Gori, Dell’Omodarme e Nenè. Già, Nenè.

giovedì 31 luglio 2025

Antonio CONTE



Antonio Conte il capitano – scrive Nicola Calzaretta su “Hurrà Juventus” dell'agosto 2011 –  adesso mister, suo padre, Cosimino, lo ha sempre detto: «Diventerà un grande allenatore». Più che una profezia, una certezza. Il modo indicativo è lì a certificarlo. Non sogni di babbo, pur consentiti, ci mancherebbe. Ma previsioni fondate di chi è del mestiere. Di chi al pallone ha dedicato una vita intera, presidente-allenatore-segretario della Juventina di Lecce per oltre trent’anni.